Secondo un’analisi Cerved sui bilanci dei Comuni italiani, il totale dei loro crediti correnti (esistenti da almeno dodici mesi) ammonta a oltre 23 miliardi di euro.
Questi 23 miliardi di euro sono di diversa natura (tributaria, contributiva, perequativa o entrate extra tributarie) ma hanno un punto in comune: sono considerati di difficile riscossione, ovvero hanno altissime probabilità di tradursi in buchi di bilancio permanenti e, quindi, di ripercuotersi negativamente sia sull’erogazione dei servizi al cittadino sia sui tempi di pagamento dei fornitori dell’Ente.
È evidente quindi che gli Enti pubblici dovrebbero adottare forme alternative di gestione dei tributi, a favore di un modello guidato da un’analisi preventiva delle effettive probabilità di recupero, sulla base di variabili come provenienza geografica, entità e forma giuridica del debitore.
Un cambiamento paradigmatico, che consenta quindi ad amministrazioni e gestori di servizi pubblici di sviluppare strategie di intervento più efficaci, in grado di combinare il miglioramento delle performance tributarie con la garanzia di maggiore equità e trasparenza.
Nel workshop analizzeremo tutti questi aspetti e parleremo dell'importanza dell'innovazione nella gestione delle Amministrazioni locali, ascoltando la loro l’esperienza.